Gregorio Fracchia è stato selezionato fra i venti ventenni per i vent’anni del settimanale D – la Repubblica. Ecco l’intervista di Francesca Sironi: Gregorio Fracchia siede in disparte, legge Derrida. Aspirante filosofo, è già un musicista in carriera. Suona la chitarra classica. Da solista ha inciso due dischi, con brani trascritti per liuto «e altri arrangiati da me, fra cui uno dedicato a Carmelo Bene». «Il talento nella musica è oggettivo», riflette, «ma non basta. Ci sono tanti concertisti dotati. Io vorrei riuscire ad ampliare il mio pubblico». Ci sta riuscendo. «Avevo scritto a Mina mandandole un disco», racconta, «mi ha risposto su Vanity Fair. Scrisse che aveva ascoltato, che lei di solito scoraggia, ma nel mio caso chiudeva con: “Ti auguro il meglio, e sento che arriverà”».
Leggi l’articolo D Repubblica